ACCORDATORE HF manuale T-Match TUNER
Da tempo utilizzavo come acordatore manuale, un vecchio tuner autocostruito con circuito a L rovesciata, nulla di eccezionale , ma quanto basta per uscire dignitosamente sulle gamme HF 1.6, 3.5, 7, 14, 21 e 28 Mhz, adatto soprattutto a gestire antenne random o LONG WIRE, il classico pezzo di filo, per intenderci. dando un occhiata ai dispositivi TUNER commerciali, sempre manuali ovviamente, nella maggior parte dei casi viene utilizzata la configurazione a T al posto del classico P-Greco, questa configurazione infatti offre un RANGE di IMPEDENZA piu' elevata, e permette di accordare quasi tutto quello che gli viene propinato alla presa di antenna, quindi adatto agli sperimentatori. La configurazione a T complica meccanicamente la costruzione dell'accordatore, le armature dei condensatori, statore e quelle mobili, risultano ISOLATE dalla MASSA, la carcassa metallica dei variabili deve essere quindi sollevata dal GND o scatola metallica che accoglie il tuner. La soluzione adottata da me consiste in asticelle di legno rettangolari fissate alla scatola con abbondante COLLA TERMICA (a caldo) utilizzato come ISOLATORI, anche i ondensatori variabili da 250 pF verranno fissati e tenuti fermi con COLLA a CALDO. La tenuta e l'solamento sono garantiti, ovviamente soluzioni piu' performanti, quali VETRONITE o plexiglass come isolatori sono da preferirsi, ma se non volete FORARE, AVVITARE, FILETTARE la colla e' la soluzione migliore :-). La bobina e' recuperata da un vecchio TUNER a L rovesciata, e' formata da 32 spire di filo di rame argentato da 2 mm, avvolte su un diametro di 50 mm, sctrisce di vetronite fungeranno da distanziatori, un ROLLER di recupero facilitera' la costruzione rendendo la costruzione piu' compatta ed evitera' decine di saldature. Io ho utilizzato un COMMUTATORE a 12 posizione in BACHELITE facendo una PRESA ogni 3 o 4 spire circa, il commutatore cortocircuitera' spire ad ogni scatto lasciando quelle occorrenti per la banda HF da accordare. La distribuzione delle PRESE sulla bobina NON e' LINEARE quindi regolatevi di conseguenza, infatti con una SPIRA si trova il DIP per i 28/29 Mhz, 2 spire 24 Mhz, 3 spire 21 Mhz, 5 spire 14 Mhz , 7 spire 10 Mhz , 15 spire 7 Mhz e 30 spire 3,5 Mhz , queste sono in modo approssimativo, le PRESE intermedie sulla bobina, rilevati sul mio circuito a PARTIRE dal LATO MASSA. Dai condensatori VARIABILI parte il contatto CENTRALE del commutatore che CORTOCIRCUITERA' le SPIRE, lasciando ATTIVE sole quelle verso massa. Quindi con una o 2 spire accordate i 28 Mhz (10 metri) , con tutte le 32 spire circa sintonizzerete i 3,5 Mhz (80 metri). L'accordo risulta molto semplice, si posizionano i due variabili a META' corsa, si RUOTA il commutatore per il MINIMO ROS, si ritoccano, alternativamente i condensatori variabili, per un DIP perfetto o ROS 1:1. Il frontalino dell'accordatore, oramai logoro da molti interventi, e' stato STAMPATO su CARTA FOTOGRAFICA (cartoncino) lucida, e fissata con scotch biadesivo, sul frontale. Un "reminder", sostituibile, permette di scrivere i punti di accordo per gamma operata. Buon lavoro, avete risparmiato 200 euro :-)) 73 de Ivo I6IBE