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RT3 BATTERY ELIMINATOR + CARICABATTERIA
Uno degli accessori Indispensabili per il
vostro rtx DMR RT3 o DM380 e' senza dubbio il battery eliminator
, se usate spesso l'rtx in automobile o se volete risparmiare la
carica delle preziose batterie, con una spesa di poco inferiore
ai 10 euro acquistate questo simpatico gadget in grado di
alimentare, con una corrente di circa 2 A il TX al pieno della
potenza, erogabile di 5 Watt , il circuito stabilizzatore e'
cablato all'interno del guscio, mentre sulla punta della presa
accendisigari e' cablato un fusibile da 3 amper, la soluzione
"accendisigari" oltre che scomoda risulta antiestetica
e ingombrante, un paio di prese volanti RCA risolvono
elegantemente il problema , la presa accendisigari rimane
fruibile all'utente sempre e comunque, un "cimino" di
alimentazione con banane/boccole e piattina rosso/nera adatto ai
classici alimentatori, mentre l'RCA capocorda sul cavo spiralato
permette anche di collegare e alimentare il battery eliminator
tramite una presa femmina RCA opportunamente cablata sul
cruscotto dell'automobile, soluzione elegante e poco dispendiosa,
bye
Ivo I6IBE marzo 2016
Matteo
IZ4KJU ci mostra il carica batterie originale.Si tratta di un
carica batterie per due celle (2S) al Li-Ion, composta da un
convertitore step-down che utilizza un integrato MC3406nella classica
configurazione switching (alta efficenza, bassissima energia
termica dissipata). Questo provvede a prendere l'alimentazione in
ingresso (Vin) e stabilizzarla a 8.4 volt in uscita (Vout)
indipendentemente dalla corrente assorbita. Poi e presente un
classico amplificatore operazionale #?LM358?che provvede in
qualche modo a interrompere la carica quando l'assorbimento della
batteria in ricarica scende sotto un valore prestabilito. Questa configurazione a mio parere riusulta essere pessima
perche carica due celle litio in serie, senza nessun controllo (feedback)
su ogni singola cella. Cioe il sistema non puo sapere se una
cella a fine carica si trova ad esempio a 4.0 V e l'altra a 4.4 V
causando una sovratensione di carica in una cella e la
conseguente drastica diminuzione di vita di quest'ultima. Inoltre non e un circuito che prevede una precisa curva di carica.
Come si vede nella foto con il pinout della slitta per la
ricarica, il pin a SX e il positivo, quello a DX e il negativo,
mentre il centrale non e collegato (niente termica e niente
feedback sulle singole celle, che probabilmente non e presente
nemmeno all'interno della batteria stessa). Per essere un
prodotto cinese, questo ormai e uno standard. 73 De Luigi Matteo
IZ4KJU